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Consulenza linguistica

Tra le principali attività che impegnano l'Istituto, in coerenza con le previsioni statutarie dell'art. 2 che lo vincolano a promuovere e valorizzare la lingua sul territorio (lettera d) e a svolgere attività di consulenza per traduzioni ed elaborazioni di un nuovo lessico (lettera l), emerge il sostegno fornito a tutti coloro che ai giorni nostri si cimentino con la lingua ladina, in particolare scritta.

Di fatto, molto di questo viene svolto dal personale dell'Istituto quale esercizio dell'attività di sportello  linguistico, sia a favore di soggetti privati che pubblici, ma molto altro è propriamente competenza ed attività del centro culturale di Borca.    

In particolare, fin dalla sua costituzione l'Istituto ha provveduto a fornire al territorio un basilare strumento di lavoro, creando e proponendo delle norme di trascrizione unitarie per le varianti ladine locali. In conseguenza di tale operazione, l'attività di consulenza linguistica concretamente si sostanzia nel correggere testi di nuova fattura o trascrizioni di altri già esistenti, ma anche nell'istruire i vari autori ad utilizzare in prima persona le regole della grafia familiarmente detta "dell'Istituto". Molto spesso l'Istituto fa anche da vera e propria interfaccia tra gli autori e i numerosi validi vocabolari ladini, fornendo soluzioni pratiche ai primi e valorizzando compiutamente i secondi.  Non da ultimo, soprattutto per la difficoltà e per la mole di lavoro che implica, viene la promozione ed il sostegno dell'Istituto alle grandi opere di trascrizione e, sempre più, di digitalizzazione, ad esempio di vocabolari.

Di notevole importanza e di sempre più frequente attuazione il contributo che l'Istituto dà alle Amministrazioni comunali nel momento in cui decidano di realizzare segnaletica stradale bilingue, italiano e ladino: vengono infatti validate le proposte di traduzione ed adeguate le loro trascrizioni.

La specifica attività di elaborazione di un nuovo lessico si dimostra in concreto di ardua realizzazione per diversi motivi, tra cui spiccano una certa qual assenza di tradizione sul territorio in tal senso, probabilmente legata ad un limitato e tardivo impiego della lingua sia orale che scritta in importanti ambiti della vita pubblica, ed anche a causa della vastità ed eterogeneità del territorio. Evidentemente è ben diverso congegnare soluzioni per un territorio omogeneo e contenuto nel numero dei comuni, come ad esempio può considerarsi la trentina Val di Fassa, rispetto ad un'area composta di 34 comuni storicamente appartenenti ad ambiti amministrativi differenti, come è appunto la realtà del territorio su cui opera l'Istituto Ladin de la Dolomites.   

Pubblicato il: Venerdì, 14 Giugno 2019 - Ultima modifica: Venerdì, 10 Gennaio 2020
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